Sonno Bambini: Chi Siamo
Siamo un gruppo di psicologhe, alcune delle quali anche mamme. Lavoriamo con i bambini e con i loro genitori per aiutarli a superare momenti di difficoltà relativi al sonno.
Una costante collaborazione tra di noi ha portato, nel tempo, alla nascita di un più strutturato gruppo di lavoro sul sonno del neonato e del bambino, grazie a cui possiamo aggiornarci costantemente su queste tematiche e confrontarci per unire l’esperienza e il sapere di ciascuna di noi. Questo ci permette di:
-
- migliorare la qualità del nostro lavoro;
-
- essere all’avanguardia sulle tematiche legate al sonno dei bambini e neonati, ambito poco conosciuto e studiato;
- promuovere eventi informativi e formativi sul sonno del neonato e del bambino.
Psicologa
Psicologa Psicoterapeuta
Psicologa
Psicologa
Psicologa
Daniela Barone
Psicologa
Veronica Ponissi
Psicologa
Articoli su Sonno Bambini
Il sonnambulismo spesso spaventa chi non è a conoscenza di ciò che gli studi hanno compreso di questo fenomeno.
Vediamo di fare un po’ di chiarezza e di rispondere alle domande più frequenti di genitori di bambini che hanno manifestato episodi di sonnambulismo.
Anche quest’anno il nostro team partecipa alla Giornata mondiale del sonno! La giornata mondiale del sonno è un evento nato per fare informazione e prevenzione sui disturbi provocati dall’assenza di sonno.
La Giornata mondiale del sonno viene promossa dalla World Association of Sleep Medicine. Nasce per fare prevenzione rispetto ai disturbi del sonno, vista la loro connessione con i problemi di salute.
Quando il nostro bambino ha acquisto da tempo la capacità di addormentarsi da solo e improvvisamente richiede nuovamente mamma per addormentarsi non spaventiamoci: è solo una fase!
Nei nostri articoli spesso parliamo dell’utilità di insegnare ai bambini di dormire nel lettino… ma… quando arriva il momento di affrontare questo “passaggio”, c’è qualcosa che possiamo fare per agevolarlo?
Perchè alcuni bambini imparano presto a dormire durante la notte (o i pisolini diurni) mentre altri sembrano fare fatica e si svegliano spesso piangendo?
Perchè non è possibile parlare di un metodo unico per farli dormire TUTTI?
Ne parleremo nel prossimo incontro sul sonno!
La coppia nel corso della sua esistenza si trova ad affrontare diversi eventi critici.
I bambini dopo i 3 anni superano
il “periodo critico” del sonno. In altre parole la fase REM raggiunge i livelli dell’adulto e non è più predominante; dunque il bambino può potenzialmente dormire tutta la notte.
Latte materno o artificiale: quale relazione esiste fra il tipo di allattamento e la quantità / qualità di sonno notturno dei neonati?
È risaputo che le mamme siano in grado di riconoscere il pianto dei propri bambini. Si sa anche che il loro sonno è sincronizzato in modo da riuscire a rispondere prontamente ad ogni loro bisogno anche nel mezzo della notte.
Studi recenti hanno dimostrato che
anche i papà sono in grado di distinguere il pianto dei propri bimbi da quello di altri. Questo, però, succede a condizione che passino insieme a loro un certo numero di ore ogni giorno.
Il reflusso può essere causa di problemi di sonno nei neonati?
È risaputo che i primi tempi dopo la nascita del primo figlio possono essere difficili per i neo-genitori… Se poi il bambino in questione soffre di reflusso gastroesofageo (RGE), le cose si complicano notevolmente.
L’acqua per il neonato rappresenta un elemento privilegiato. E’ qui che può ritrovare un ambiente a lui conosciuto, in grado di trasmettergli tranquillità e serenità.
Sonno Bambini
Scopri la consulenza sul sonno del neonato e del bambino
DI COSA SI TRATTA?
Se sentite in crisi col sonno del vostro bambino…
Se vi sentite stanchi e in confusione…
Se sentite di aver bisogno di un confronto per capire cosa sta succedendo…
Se non trovate intorno a voi risposte che vi aiutino a migliorare la situazione del sonno del vostro piccolo…
Allora è arrivato il momento di richiederci una consulenza!
La consulenza sul sonno del neonato e del bambino può svolgersi di persona oppure online con una delle professioniste che potete trovare sul sito nella sezione “Chi siamo”; nel caso della consulenza online sarete collegati ad un computer. Basta munirsi di connessione internet, di webcam e scaricare il programma Skype.
COME AVVIENE UNA CONSULENZA?
La consulenza sul sonno del neonato e del bambino viene richiesta telefonicamente o tramite mail che invierete alla professionista da voi scelta. Si concorderanno il giorno e l’ora dell’appuntamento. Inoltre, nel caso della consulenza online, vi verrà inviato un modulo per la privacy da rispedire firmato.
Gli incontri di consulenza durano circa un’ora, per consentirci di avere una panoramica il più possibile ampia della situazione di vita del vostro bambino e della vostra famiglia. Infatti, lo stile di vita, lo stile relazionale, gli avvenimenti quotidiani, sono tutte situazioni che influenzano il sonno.
Durante la consulenza si cercherà di individuare insieme quale ambito è più problematico. Si cercherà di sciogliere dubbi e individuare quei comportamenti che in qualche modo alimentano la difficoltà di sonno del bambino.
CONTATTACI PER SAPERNE DI PIU’
Sonno del Bambino
Domanda sul sonno del bambino: “Cosa posso fare per insegnare al mio piccolo a dormire tutta la notte nel suo lettino?”
Questa è una delle domande più frequenti sul sonno del bambino posta dalle neo mamme o da quelle che partoriranno entro breve. Il sonno è uno degli elementi di attenzione quando arriva un bambino. Ciò accade perché ci si aspetta che il sonno di madre e bambino sarà frequentemente interrotto.
Ci sono accorgimenti sul sonno del bambino che possiamo adottare sin dalla nascita del nostro piccolino; questo al fine di impostare buone abitudini ed esperienze in merito al sonno.
Il bimbo appena nato ha bisogno di un contatto continuo con la madre. Secondo la teoria del trimestre mancante, il neonato dovrebbe stare ancora nel ventre della madre altri 3 mesi per essere più pronto al mondo. Effettivamente, molti sensi non sono ancora definiti come vista e udito, il sistema digerente, lo sviluppo del cervello, il controllo del suo corpo… Questo per dire quanto sia naturale che il piccolo ricerchi la nostra vicinanza anche per il bisogno di ridurre i troppi stimoli. Solo soddisfacendo i suoi bisogni di dipendenza, il nostro bambino diverrà realmente autonomo.
Pertanto, per favorire il sonno del nostro cucciolo nei primi 3 mesi di vita, è necessario ricreare l’ambiente intrauterino che lui conosce per rassicurarlo e dargli tranquillità.
7 cose che devi assolutamente sapere per favorire il sonno del tuo bambino
1. Il nostro piccolo è unico e ha tempi suoi…
Ricordiamoci che ogni bambino è diverso dall’altro e che ciò che gli proponiamo va adattato a lui. Ogni passaggio richiede gradualità e pazienza e rispetto dei suoi tempi che sono unici.
2. Aiutiamolo ad adattarsi al mondo fuori dalla pancia
- Di notte possiamo addormentarlo nel suo lettino, o al seno/con il biberon.
- Di giorno, addormentiamolo sulla nostra pancia, tenendolo almeno 20 minuti da quando sembra essersi addormentato. Ciò è necessario perché il sonno del bambino comincia nella fase leggera e passa, successivamente, al sonno profondo. Questo è il motivo per cui si risveglia appena lo appoggiamo nella culla perché sembra dormire.
- Possiamo scegliere di usare la fascia porta bambino. La fascia è utile per soddisfare con facilità il suo continuo bisogno di contatto con noi ed essere protetto da un eccesso di stimoli a cui non è ancora pronto.
3. Aiutiamolo a rilassarsi
- Cogliamo i segnali di stanchezza, senza (quando è possibile) farlo aspettare, perché poi un bambino troppo stanco fatica rilassarsi per addormentarsi.
- Riduciamo l’eccesso di stimoli e rumori sia di giorno che di notte.
- Addormentiamolo al buio sia di giorno che di notte e con la stessa modalità ogni giorno (rituale).
- Riproponiamogli i suoni che sentiva nella nostra pancia, pronunciando “sch, sch”, appena inizia a lamentarsi perché stanco.
4. Addormentiamolo con diverse modalità
- Ricordiamoci di essere pazienti e flessibili nel cambiare le modalità di addormentamento quando cresce e cambiano i suoi bisogni.
- Iniziamo a creare rituali dell’addormentamento (sempre più utili man a mano che crescerà).
- Non cambiamo il nostro piccolo di notte se non è necessario.
- Allattiamo la notte in dormiveglia.
- Quando riusciamo, mettiamolo nel suo lettino/culla, contenendolo, attraverso cuscini da allattamento, coperte arrotolate intorno a lui o fasciandolo. Così piccoli non hanno ancora il controllo del loro corpo e lo spazio vuoto intorno li angoscia (per questo muovono braccia e gambe se non sono contenuti, chiamato Riflesso di Moro), ulteriore motivo di ricerca del nostro contatto contenitivo.
- Ogni volta che possiamo, di giorno, addormentiamolo con diverse modalità. Possiamo cullarlo, cantargli una ninna nanna, una filastrocca, dargli il ciuccio…
5. Rendiamo comodo e semplice l’addormentamento
- Se lo allattiamo al seno, quando riusciamo, di giorno, anticipiamo la poppata (conoscendo i suoi orari) per non addormentarlo sempre al seno.
- Teniamo la culla a fianco del lettone, così appena sarà possibile, dopo averlo allattato, potremmo rimetterlo lì.
6. Rispondiamo ai suoi bisogni, facendogli fare brevi esperienze di autonomia
- Non interveniamo al minimo “rumore nel sonno”, interveniamo solo se non riesce a riprendere il sonno da solo.
- Rispondiamo ogni volta al suo pianto se capiamo che non è solo un lamento.
- Abituiamolo gradualmente ad addormentarsi nel letto/lettino, ricordandoci di riprenderlo appena piange, (per non più di 3 volte, ogni volta) per non fargli fare esperienze negative. Piano, piano, capirà che potrà starci e che verrà ripreso ogni volta che ne sentirà la necessità.
- Ricordiamoci che non creiamo vizi se soddisfiamo i suoi bisogni che cambiano velocemente con la sua crescita.
7. Tempo per la mamma
- Dormiamo noi mamme appena lo fa lui, dimenticandoci di faccende e impegni (o facciamo solo ciò che è prioritario). Ricordiamoci che il nostro sonno è importantissimo per rispondere con serenità al piccolo. La privazione di sonno per la mamma la rende agitata, nervosa, indisponibile…
- Accettiamo gli aiuti che ci vengono proposti! Il riposo della mamma le permette di godersi il suo bambino con serenità e rispondere ai suoi bisogni.
Tutti questi sono accorgimenti sul sonno del bambino che aiuteranno il nostro piccolo neonato ad imparare gradualmente a divenire autonomo in merito all’addormentamento. E’ necessario, però, essere realistici e non aspettarci che il nostro piccolo dormirà da subito tutta la notte. Questo perché ci sono tante variabili in gioco. Ne sono un esempio il temperamento, la necessità di contatto, l’immaturità del cervello e del ritmo sonno veglia, i disturbi fisici…
Mantenere nel tempo e con costanza questi suggerimenti contribuirà a favorire, gradualmente, buoni sonni a voi e al vostro bambino!
Contattaci