In questo articolo parleremo di due fenomeni simili ma intrinsecamente molto diversi: incubi e pavor nocturnus.
Gli incubi
Cosa sono
Parasonnie del sonno REM. In altre parole sono sogni a contenuto spaventoso.
Quando si presentano
Maggiormente frequenti tra 1 e 8 anni. La maggior parte dei sogni intensi e lunghi si verifica durante la fase REM, a tarda notte. Ma in realtà sogniamo costantemente.
Cosa accade
In genere il bambino si sveglia spaventato e va dai genitori o li chiama. Dopo i 4/5 anni può anche ricordare che cosa ha sognato.
Perché accade
Il motivo degli incubi è da ricercare:
- nelle paure – consapevoli oppure no – del bambino;
- negli accadimenti della giornata;
- nell’atmosfera emotiva generale che il bambino sta vivendo (es. liti frequenti dei genitori, non accettazione dei compagni all’asilo etc.).
Il sogno è un modo di elaborare le frustrazioni, i desideri e le paure.
Cosa fare
- Confortarlo, anche confidandogli di aver vissuto le sue stesse paure.
- Non mostrare preoccupazione.
- Non minimizzare le paure espresse.
- Creare un diversivo, ad esempio facendogli fare la pipì.
- Dopo i 4/5 anni, cioè quando il piccolo è in grado di ricordare e raccontare i sogni che fa, ascoltare i suoi racconti. Questo lo aiuterà a elaborare il brutto sogno.
- Controllare che i programmi tv che guarda non siano troppo violenti o non adeguati all’età.
- Si può decidere di lasciare una lucina accesa nella stanza del piccolo.
Pavor nocturnus
Cos’è
Detto anche “terrore notturno” o “terrore nel sonno”, è una parasonnia del sonno NREM. Al risveglio il bambino non ricorda niente e non riporta conseguenze gravi, né a breve né a lungo termine.
Quando si presenta
Di norma tra 2 e 12 anni, per scomparire, nella maggior parte sei casi, in adolescenza. Si verifica nel sonno profondo, non-REM.
Quanto dura
Da pochi minuti (nella maggior parte dei casi) ma può arrivare a durare anche 30 minuti.
Cosa accade
Il bambino comincia a gridare, a volte con gli occhi aperti, si agita, comincia a sudare, ansimare. Possono capitare in concomitanza episodi di enuresi, irrigidimento e agitazione motoria. I genitori si svegliano sentendo le grida o il pianto del bambino e lo raggiungono, accorgendosi, però, che sta ancora dormendo.
Perché accade
La motivazione dei terrori notturni è molto controversa. C’è chi riporta come motivo problemi emotivi e c’è chi li esclude completamente. Riportiamo alcune delle motivazioni verificate:
- Familiarità è un fattore di rischio;
- deprivazione di sonno o cicli sonno-veglia irregolari;
- febbre;
- infezioni;
- alcuni farmaci;
- altri disturbi del sonno (es. apnee notturne).
Cosa fare
- Come primo passo contattare il pediatra per verificare che non si tratti di una causa diversa (es. epilessia notturna).
- NON si deve fare niente, a parte prevenire che il piccolo si faccia male.
- Non cercare di svegliarlo, al massimo cercare di rassicurarlo a voce bassa. Non è importante il contenuto delle parole, quello che conta è il tono di voce.
- E’ consigliabile approfondire la presenza di motivi emotivo/relazionali quando si presentano episodi frequenti e non riconducibili ai fattori menzionati in precendenza.
Ricordiamo che la crisi di pavor nocturnus non è in sé traumatica. Ciò che la rende traumatica è un risveglio forzato!
Dott.ssa Milena Barone
1 Comment
Alayziah Dicembre 30, 2020 - 5:00am
Gli incubi sono sogni terrificanti che si verificano durante il sonno REM ed arrivano a svegliare il soggetto in uno stato di angoscia. Queste manifestazioni causano, infatti, una forte risposta emotiva e sono accompagnate da sentimenti quali agitazione intensa, paura, rabbia, tristezza ed altre emozioni sgradevoli (definite come disforiche).